giovedì 15 settembre 2016

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@@@@ 368 -
 @@@@@@ 71 L'ENNESIMO SOSPIRO DI PAZIENZA 

Perché non mi sono fermato dove lavora?
Perché non mi avrebbe considerato?
Forse, ma non è motivo che pieno colora
il mancare ciò che viene desiderato
visto che questa non è modalità che ora
in me acquista il valore più pregiato.

E’ dalle otto che lavoravo
e perciò stanchezza c’era
ma quello che immaginavo
è stato spazzato da sincera
voglia in cui sol Lei adoravo.

Quante paure di essere limitato troppo
per la mia autonomia esigue
che crea quel mio insuperabile intoppo
pieno di vicissitudini attigue
per cui il grande slancio sempre stoppo.

Sospiri profondi mi pervadono
manifesti della mia inquietudine
di fermare dovunque vadano
le azioni in qualsiasi lor latitudine.

Non riesco a far coincidere i desideri con le azioni
le quali alla fine poi bloccano
sul nascere qualsiasi tipo di possibilità di emozioni
che così fuori non scoccano.

Ecco alla fine immerso nel mio rifugio poetico
in cui mi difendo da ogni tipo di dolore 
pieno di paura che possa sembrar sol patetico
patir la mancanza di un'intenso colore.

All’esterno così lascio agli altri la decisione
vibrando in mio canbiamento
e gestendomi per la personale situazione
mi abituo al nuovo riferimento.

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