lunedì 29 giugno 2009

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@@@ 08 IL FOLLE MOMENTO DI GEMY

I giorni mi prudono, infiltrandosi nel quieto spazio euclideo:
nè caldo, nè fresco, Martedì e Lunedì distratto, un Venerdì diffidente.
Quattro battenti verdi, solidi guardiani dell'entropia,
tradiscono il bagliore arrogante delle cinque,
l'ansia vigila sugli uccelli molesti,
ma il sonno mi irrompe comunque alle spalle;

sulle mura voi proiettati in un moto inquieto,
producete innocui arabeschi, conformazioni talvolta interessanti:
dalla più effimera delle fantasmagorie distillerò,
tuttavia soltanto stizza gaudente.
Inerzia pneumatica poi, puntuali stime semi-esatte sull'ora.

Uno starnuto della Volontà ordina ai quattro solerti guardiani di aprirsi;
la luce mi schiaccia la schiena, mi annoda i capelli;
inerzia sfiatata (a scadenza?)



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2 commenti:

  1. ... che esegesi, Reeko.. se la luce li "intrecciava", tu il capello lo hai spaccato!

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  2. ... e comunque rimane una forte testimonianza che mi riprioetta su quello stato d'animo, su quella solitudine, sulla abbacinante scomodità di quel sottile materasso Ikea bolognese! Thanks for posting...

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