martedì 13 giugno 2017

26.

BURN THE WITCH

Stay in the shadows
Cheer at the gallows
This is a round up
This is a low flying panic attack


Sing a song on the jukebox that goes
Burn the witch, burn the witch
We know where you live


Red crosses on wooden doors
And if you float you burn
Loose talk around tables
Abandon all reason


Avoid all eye contact
Do not react
Shoot the messengers
This is a low flying panic attack


Sing the song of sixpence that goes
Burn the witch, burn the witch
We know where you live


TRADUZIONE E COMMENTO:

BRUCIA LA STREGA

Rimani nell’ombra
Esulta per l’impiccagione
Questa è una retata
Questo è un attacco di panico che vola basso

Canta la canzone del jukebox che dice
“Brucia la strega, brucia la strega”
Noi sappiamo dove abiti

Croci rosse su porte di legno
Se galleggi andrai al rogo
Voci di corridoio attorno ai tavoli
Abbandona ogni ragione

Evita di incrociare gli sguardi
Non reagire
Spara a chi a porta cattive notizie
Questo è un attacco di panico che vola basso

Canta la filastrocca che dice
“Brucia la strega, brucia la strega”
Noi sappiamo dove abiti


COMMENTO:
una profonda riflessione sull’Islamofobia e sulla crisi dei rifugiati in Europa. In un’intervista con Billboard, Kittu ha detto che la sua interpretazione è nata dalla richiesta da parte della band di attirare l’attenzione sulla crisi e sul continuo “dare la colpa alle persone diverse da noi… dare la colpa ai Musulmani”. Dice che questa visione distorta della realtà potrebbe portare qualcuno a pensieri simili a quelli della caccia alle streghe. I Radiohead hanno mandato misteriosi volantini ad alcuni fan che contenevano le parole “We know where you live”, che secondo l’animatore potrebbe suggerire, “l’insicurezza attuale e il gioco di incolpare persone, alimentato da politici anti-immigrazione”. Il tema sinistro dipinto nel video e nella canzone era esattamente dove voleva arrivare la band. “Volevano che il video fosse in contrasto con il significato della canzone, per risvegliare le persone”. Ha anche parlato delle altre influenze del video, inclusa la serie britannica Camberwick Green e l’horror del 1973, The Wicker Man.


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