venerdì 12 febbraio 2016

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@@@@ 315 FERMENTO INCONSCIO

Solamente la poesia è poco:
ne sono più che consapevole,

ma grazie ad essa poi sfoco

tutto quel che di spregevole

non rende il problema fioco.


Ho intravisto Lei da lontano questa mattina:
stava lavorando;
ecco che cervello sua bellezza subito abbina

in un ammirando

senso di felicità che poi dentro di me genuina

crea enfatizzando
potenza che è paragonabile solo alla benzina.


Aspettare ancora è l’unico mezzo
che proprio accettare non lo si vorrebbe

ma che in realtà è l’unico pezzo

mancante del puzzle che cancellerebbe

dalla vita il fastidioso ribrezzo.


Desidero Lei all’ossessione
ma che si dia allora una mossa
per eliminare la pressione

per ciò che invero più si possa.

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