venerdì 20 febbraio 2015

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@@@@ 230 SENZA PAROLE


Non ho più parole adesso Ele
e credo neppure motivi per un perdono
che possano ricondurmi  a una vera
importanza in preziosa stele,
dopo che la povertà d’azione crea stono
in un modo per cui niente si spera.

Credo sia svanita come in tele
l’atto ormai senza più nessun suo tono
perché così non si può giunger sera.
Si prospettava più dolce fiele
grazie a te che di dove adesso sono
mi facevi dimenticare ciò che era.
“Ma allora come ho fatto ieri in fiera?”

Eri stata chiara soffiando vele
con un forte vento che di Dio dono,
fa passare rapida la notte più nera.
“Pizzico al Magi con le mie chele.”

Chiara nel pomeridiano mio cono,
mi hai circondato di tale atmosfera
ed invece ecco niente più miele
alla mia serata in cui solo “stono”
proseguendo il susseguirsi in filiera.

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