Tal il sito e il blog, ancora non tutti i link sono ben funzionanti, perciò la navigazione è un po' ardua. Non so se dipende dalla mia connessione. Comunque è anche divertente saltare da una poesia all'altra a caso, rende il tutto più curioso e misterioso: è come scopripre una stanza dei tesori avvolta dall'oscurità con il lume di un accendino.
(; Grazie Nunzia. Avevo estremo bisogno dopo il mio incidente di ricostruirmi una personalità diversa in una vita che in un istante mi si è stravolta completamente e così ECCOMI EVOLUTO NEL MIO REEKO'S WORLD. Buon viaggio.
Caro Federico, sono Giulio, ci siamo conosciuti al pranzo (maglialino arrosto) della scorsa settimana. Come stai? Di seguito ti trascrivo alcuni versi di Leopardi - che sicuramente già conoscerai - presi da "La quiete dopo la tempesta". "... Piacer figlio d'affanno; gioia vana, ch'é frutto del passato timore, onde si scosse e paventò la morte chi la vita aborria ... Uscir di pena é diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto che per mostro e miracolo talvolta nasce d'affanno, é gran guadagno. Umana prole cara agli eterni! assai felice se respirar ti lice d'alcun dolor: beata se te d'ogni dolor morte risana." Leopardi è veramente unico! Ti consiglio anche di leggere "Scherzo" e, fra le operette morali, "Dialogo d'Ercole e di Atlantide", "Proposta di premi fatta dall'accademia dei sillografi" e "Dialogo della terra e della luna". ne viene fuori un Leopardi diverso: ironico e satirico ... da non perdere. A presto. giulio
Ti ho risposto molto, molto tardivamente Giulio e per questo spero tu possa perdonarmi, ma io sono il classico ragazzo che è pieno di idee e volendo portarle a compimento tutte, spesso rischia di passare sia per obblighi che la società gli impone facendogli seguire lo sviluppo della vita quotidiana deviando così lo sviluppo delle proprie idee base, sia per mancanza d'ispirazione e decisione nel portarle fino in fondo a termine subito e direttamente, finisco sempre ad avere periodi di vuoto senza mandare avanti i la strada verso i miei personali apici di pensiero e rispondendo perciò come adesso, ad una persona davvero valida ed interessata molto al mio lavoro letterario, a distanza di molto, molto tempo; detto ciò, Leopardi, Ungaretti, Foscolo e Montale sono le i maestri iniziali base della mia scrittura, i miei insegnati insomma ed io in qualche modo parto da loro fino a trascenderli "andandoci oltre" per l'appunto, generando con i riferimenti acquisiti, gli ideali e tecniche compositive apprese nella maggior parte ai tempi del liceo, grazie a loro; il mio modo poetico e letterario di esprimermi, si incentra proprio su questo: un modo per far "Uscir di pena è diletto fra noi": è nel considerare questo che parte l'intero mio lavoro; in me infatti è stato proprio l'andare vicino alla morte che mi ha "risanato" facendomi sviluppare una personalità nuova e più consapevole di ciò che nella vita bisogna apprezzare maggiormente per essere davvero felici. Ora inizierò o meglio metterò insieme agli altri (tanti programmi di lettura nel poco tempo libero pienamente disponibile), l'Operetta morale leopardiana che mi consigli e ci risentiremo per discuterla se vuoi, o qui o ancor meglio se ti andasse di parola attraverso i vari contatti che ho in questo sito, ci potremmo anche vedere e discuterne sorseggiando un caffè o un buon vino nero. Nella speranza che questo possa accadere,a risentirci presto; per ora grazie e buona giornata.
Anonimo 1 dicembre 2011 15:46 Grande Fede sono davvero bellissime hai un talento infinito. Le mie preferite sono quelle della Pura Follia!!! Con calma poi le leggerò tutte. Ci vediamo in palestra ciao Pamela.
Grazie Pamela. Vedi il mio lavoro come ho cercato di esprimere al meglio nello sviluppo di tutte le Strofe Poetiche, parte e cerca di sviluppare a pieno, il tentativo di motivare, definire e spiegare o comunque quantomeno provare a farlo, questa forza interiore che mi ha salvato e che io non avendo delle immediate e prestabilite forme di somiglianza definitoria, ho chiamato vuoi per istinto, vuoi per una serie di rimanenze letterarie ma non ben definite dentro di me, "Follia": poi se devo dire il vero, è come se questa grande essenza interiore mi avesse chiamato facendomi capire di aver un estremo bisogno di trovare qualcuno che la rendesse pubblica su un piano definitorio ed io è proprio questo che faccio con il sito web.
Tal il sito e il blog, ancora non tutti i link sono ben funzionanti, perciò la navigazione è un po' ardua. Non so se dipende dalla mia connessione. Comunque è anche divertente saltare da una poesia all'altra a caso, rende il tutto più curioso e misterioso: è come scopripre una stanza dei tesori avvolta dall'oscurità con il lume di un accendino.
RispondiElimina(; Grazie Nunzia. Avevo estremo bisogno dopo il mio incidente di ricostruirmi una personalità diversa in una vita che in un istante mi si è stravolta completamente e così ECCOMI EVOLUTO NEL MIO REEKO'S WORLD. Buon viaggio.
EliminaCaro Federico,
RispondiEliminasono Giulio, ci siamo conosciuti al pranzo (maglialino arrosto) della scorsa settimana.
Come stai? Di seguito ti trascrivo alcuni versi di Leopardi - che sicuramente già conoscerai - presi da "La quiete dopo la tempesta".
"... Piacer figlio d'affanno; gioia vana, ch'é frutto del passato timore, onde si scosse e paventò la morte chi la vita aborria ... Uscir di pena é diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto che per mostro e miracolo talvolta nasce d'affanno, é gran guadagno. Umana prole cara agli eterni! assai felice se respirar ti lice d'alcun dolor: beata se te d'ogni dolor morte risana."
Leopardi è veramente unico!
Ti consiglio anche di leggere "Scherzo" e, fra le operette morali, "Dialogo d'Ercole e di Atlantide", "Proposta di premi fatta dall'accademia dei sillografi" e "Dialogo della terra e della luna". ne viene fuori un Leopardi diverso: ironico e satirico ... da non perdere.
A presto.
giulio
Ti ho risposto molto, molto tardivamente Giulio e per questo spero tu possa perdonarmi, ma io sono il classico ragazzo che è pieno di idee e volendo portarle a compimento tutte, spesso rischia di passare sia per obblighi che la società gli impone facendogli seguire lo sviluppo della vita quotidiana deviando così lo sviluppo delle proprie idee base, sia per mancanza d'ispirazione e decisione nel portarle fino in fondo a termine subito e direttamente, finisco sempre ad avere periodi di vuoto senza mandare avanti i la strada verso i miei personali apici di pensiero e rispondendo perciò come adesso, ad una persona davvero valida ed interessata molto al mio lavoro letterario, a distanza di molto, molto tempo; detto ciò, Leopardi, Ungaretti, Foscolo e Montale sono le i maestri iniziali base della mia scrittura, i miei insegnati insomma ed io in qualche modo parto da loro fino a trascenderli "andandoci oltre" per l'appunto, generando con i riferimenti acquisiti, gli ideali e tecniche compositive apprese nella maggior parte ai tempi del liceo, grazie a loro; il mio modo poetico e letterario di esprimermi, si incentra proprio su questo: un modo per far "Uscir di pena è diletto fra noi": è nel considerare questo che parte l'intero mio lavoro; in me infatti è stato proprio l'andare vicino alla morte che mi ha "risanato" facendomi sviluppare una personalità nuova e più consapevole di ciò che nella vita bisogna apprezzare maggiormente per essere davvero felici. Ora inizierò o meglio metterò insieme agli altri (tanti programmi di lettura nel poco tempo libero pienamente disponibile), l'Operetta morale leopardiana che mi consigli e ci risentiremo per discuterla se vuoi, o qui o ancor meglio se ti andasse di parola attraverso i vari contatti che ho in questo sito, ci potremmo anche vedere e discuterne sorseggiando un caffè o un buon vino nero. Nella speranza che questo possa accadere,a risentirci presto; per ora grazie e buona giornata.
EliminaComplimenti. Davvero belle! Ciao, a presto... Vise.
RispondiEliminaGrazie Vise. E' il lavoro di una vita: la mia e sopratutto quella delle persone che per i più svariati motivi mi stanno a fianco...
EliminaAnonimo 1 dicembre 2011 15:46
RispondiEliminaGrande Fede sono davvero bellissime hai un talento infinito. Le mie preferite sono quelle della Pura Follia!!! Con calma poi le leggerò tutte. Ci vediamo in palestra ciao Pamela.
Grazie Pamela. Vedi il mio lavoro come ho cercato di esprimere al meglio nello sviluppo di tutte le Strofe Poetiche, parte e cerca di sviluppare a pieno, il tentativo di motivare, definire e spiegare o comunque quantomeno provare a farlo, questa forza interiore che mi ha salvato e che io non avendo delle immediate e prestabilite forme di somiglianza definitoria, ho chiamato vuoi per istinto, vuoi per una serie di rimanenze letterarie ma non ben definite dentro di me, "Follia": poi se devo dire il vero, è come se questa grande essenza interiore mi avesse chiamato facendomi capire di aver un estremo bisogno di trovare qualcuno che la rendesse pubblica su un piano definitorio ed io è proprio questo che faccio con il sito web.
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