martedì 13 giugno 2017

THE NUMBERS



[Verse 1]
It holds us like a phantom
It touches like a breeze
It shines its understanding
See the moon is smiling

  
Open on all channels
Ready to receive
Cause we're not at the mercy
Of your chimeras and spells
Your chimeras and spells
Mmmhm

We are of the earth
To her we do return
The future is inside us
It's not somewhere else
It's not somewhere else
It's not somewhere else

[Chorus]
(One day at a time)
One day at a time


[Verse 2]
We call upon the people
The people have this power

The numbers don't decide
The system is a lie
A river running dry
The wings of butterflies
And you may pour us away like soup
Like we're pretty broken flowers
We'll take back what is ours
Take back what is ours


 [Chorus]
One day at a time


TRADUZIONE E COMMENTO:


I NUMERI


[Verse 1]
Ci stringe come uno spirito
Accarezza come una brezza
Illumina la sua comprensione
Guarda, la luna sorride

Aperta su tutti i canali
Pronti alla ricezione
Perché noi non siamo in balia
Delle vostre chimere e dei vostri incantesimi
Le vostre chimere e incantesimi
Noi apparteniamo alla Terra
A Lei siamo destinati a tornare
Il futuro è dentro di noi
Non è da nessuna altra parte
Non è da nessuna altra parte
Non è da nessuna altra parte

[Chorus]
Un giorno alla volta
Un giorno alla volta

[Verse 2]
Facciamo appello alle persone
Le persone hanno questo potere
I numeri non fanno le decisioni
Il sistema è una menzogna
Un fiume che si sta prosciugando
Le ali delle farfalle
E ci potete buttare via come una zuppa
Come se fossimo dei bei fiori appassiti
Ci riprenderemo quel che è nostro
Ci riprenderemo quel che è nostro

Un giorno alla volta

COMMENTO:
un brano praticamente acustico che mi ricorda certe cose dei Led Zeppelin, tipo “The Rain Song” (con la mia personale preferenza per i maestri Jimmy Page e Robert Plant). Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma anche alcuni modelli matematici applicati sia al clima che ai mercati finanziari. Canzone folk piuttosto classica, con evidenti echi di Neil Young, anche se il sottobosco di suoni che impreziosisce tutto il brano e il cambio armonico sul primo ritornello sono squisitamente Radiohead e talmente belli che fanno piangere. Il piano solista si alterna in un botta e risposta con la voce, l’orchestra rende epica la seconda strofa e il brano si chiude con gli stessi suoni con cui si è aperto. La canzone “naturalista” che Yorke non avrebbe mai voluto scrivere per paura che “risultasse una m***a” a noi sembra uno dei pezzi meglio riusciti del disco.

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