mercoledì 28 settembre 2016

25-09-2016 IL TERZO MUSEO DI BURRI: SPAZIO DI MATERIA TRA EUROPA E USA

ecco i primi esempi di arte informale firmati Burri in cui l'artista in questione incomincia a penetrare lo spazio creando profondità in un insieme completo che va oltre lo spazio. Le primissime opere hanno agganci culturali pittorici di vario genere: Jockson PollockAfroJean DubuffetWolsJean Fautrier,CalderMunariCollaGiuseppe CapogrossiLucio FontanaTromblyWilliam de Kooning,Toti Scaloja,Joan Mirò,
CONTINUA

domenica 25 settembre 2016

+******************************+
+******************************+

@@@@ 370 - @@@@@ 125 IL DIMENTICO


Sarà solamente perché non li scrivo,
ohimé importanti momenti

muoiono fermando il mio tempo vivo
che mi crea dei tormenti
per aver perso l’input che mi sentivo. 


In Amore in particolare sempre si rischia
di chiudere rapporti
 
per non aver raggiunto punto che fischia
avendo gli spazi corti
 
per agire liberi tra le persone in mischia.


Ieri ad esempio:
insieme a Lei avevo l’appuntamento,
ma poi scempio

per non aver avuto alcun riferimento
in mental tempio
 
onde poter riallacciar ciò che sento.


Inclinazioni pericolose di rapporto  
che posson far perdere l’entusiasmo
per aver spazio mnemonico corto
 
a causa del lungo coma uno spasmo.

Speriamo che Lei pazienza abbia
e mi perdoni per le impossibilità mie
affinché essere libera poi sappia
percorrendo dell'Amore le nostre vie.


TORNA AL MENU' DEL BLOG

COMMENTI DEL LETTORE

giovedì 22 settembre 2016

+******************************+
+******************************+

@@@@ 369 - @@@@@ 126 LA REALTA' AMMACCATA: LO SCARICO POETICO

La mia più vera verità triste,
è che sono un andicappato
che dell’aiuto altrui insiste
anche per rendersi Amato
seguendo le strade già viste
ma a cui non sarò arrivato
per mossa che non esiste.

Vie d’Amore dirette
che ora rafforzano pregiudizio
per non essere rette
dalle fonti benevoli di un vizio
che in strade strette
porterebbero a perder l'indizio
per raggiunger vette
del quale percorso è sol l'inizio.

Senza autonomia non potrà esserci niente
visto che non si può ottenere quel che si vuole
conducendo a priori un’azione inesistente
per cui del nostro cuore solamente ci si duole.

Non vorrei mai in futuro perderti,
ma triste destino fuori è scritto
e in tal maniera continuo seguirti
non riuscendo ad andar diritto
guidato sol da ciò che voglio dirti.

Nella rima poetica allora scarico tutto
spedendo ogni triste dolore lontano
il quale sembra caduto in stato di lutto
prendendosela diretto dentro l’ano.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

COMMENTI DEL LETTORE
+******************************+
+******************************+

@@@@ 369 - @@@@@ 126 LA REALTA' AMMACCATA: LO SCARICO POETICO

La mia più vera verità triste,
è che sono un andicappato
che dell’aiuto altrui insiste
anche per rendersi Amato
seguendo le strade già viste
ma a cui non sarò arrivato
per mossa che non esiste.

Vie d’Amore dirette
che ora rafforzano pregiudizio
per non essere rette
dalle fonti benevoli di un vizio
che in strade strette
porterebbero a perder l'indizio
per raggiunger vette
del quale percorso è sol l'inizio.

Senza autonomia non potrà esserci niente
visto che non si può ottenere quel che si vuole
conducendo a priori un’azione inesistente
per cui del nostro cuore solamente ci si duole.

Non vorrei mai in futuro perderti,
ma triste destino fuori è scritto
e in tal maniera continuo seguirti
non riuscendo ad andar diritto
guidato sol da ciò che voglio dirti.

Nella rima poetica allora scarico tutto
spedendo ogni triste dolore lontano
il quale sembra caduto in stato di lutto
prendendosela diretto dentro l’ano.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

COMMENTI DEL LETTORE
+******************************+
+******************************+

@@@@ 369 - @@@@@ 126 LA REALTA' AMMACCATA: LO SCARICO POETICO

La mia più vera verità triste,
è che sono un andicappato
che dell’aiuto altrui insiste
anche per rendersi Amato
seguendo le strade già viste
ma a cui non sarò arrivato
per mossa che non esiste.

Vie d’Amore dirette
che ora rafforzano pregiudizio
per non essere rette
dalle fonti benevoli di un vizio
che in strade strette
porterebbero a perder l'indizio
per raggiunger vette
del quale percorso è sol l'inizio.

Senza autonomia non potrà esserci niente
visto che non si può ottenere quel che si vuole
conducendo a priori un’azione inesistente
per cui del nostro cuore solamente ci si duole.

Non vorrei mai in futuro perderti,
ma triste destino fuori è scritto
e in tal maniera continuo seguirti
non riuscendo ad andar diritto
guidato sol da ciò che voglio dirti.

Nella rima poetica allora scarico tutto
spedendo ogni triste dolore lontano
il quale sembra caduto in stato di lutto
prendendosela diretto dentro l’ano.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

COMMENTI DEL LETTORE

martedì 20 settembre 2016

***************************
***************************

@@@@@ 125 IL DIMENTICO



COMMENTI DEL LETTORE:

lunedì 19 settembre 2016

LO SFOGO POETICO

Poetare è il mio più grande scaccia pensieri
che mi permette di allontanare le preoccupazioni
facendomi affrontare al meglio problemi seri
che vengono generati in tutte quelle mie azioni
in cui son afflitto in dei modi negativi sinceri:
dei mutamenti che avvengono nelle singole nozioni
colpendo in obliquo come dei scacchi alfieri.

Estenuante ricerca delle emozioni
che generano gli interiori cantieri
in cui avvengono personali lezioni
facendoti ricordare come prima eri.

Lo sfogo poetico è un'espressione molto potente
che esprime al meglio il contenuto
che riesce ben più chiaro ad evidenziar presente
atto in cui tutto è in realtà caduto
ma che di questo non vogliamo pianger con stente
inebriandoci di nostro Folle goduto.


COMMENTI DEL LETTORE

giovedì 15 settembre 2016

+******************************+
+******************************+

@@@@ 368 -
 @@@@@@ 71 L'ENNESIMO SOSPIRO DI PAZIENZA 

Perché non mi sono fermato dove lavora?
Perché non mi avrebbe considerato?
Forse, ma non è motivo che pieno colora
il mancare ciò che viene desiderato
visto che questa non è modalità che ora
in me acquista il valore più pregiato.

E’ dalle otto che lavoravo
e perciò stanchezza c’era
ma quello che immaginavo
è stato spazzato da sincera
voglia in cui sol Lei adoravo.

Quante paure di essere limitato troppo
per la mia autonomia esigue
che crea quel mio insuperabile intoppo
pieno di vicissitudini attigue
per cui il grande slancio sempre stoppo.

Sospiri profondi mi pervadono
manifesti della mia inquietudine
di fermare dovunque vadano
le azioni in qualsiasi lor latitudine.

Non riesco a far coincidere i desideri con le azioni
le quali alla fine poi bloccano
sul nascere qualsiasi tipo di possibilità di emozioni
che così fuori non scoccano.

Ecco alla fine immerso nel mio rifugio poetico
in cui mi difendo da ogni tipo di dolore 
pieno di paura che possa sembrar sol patetico
patir la mancanza di un'intenso colore.

All’esterno così lascio agli altri la decisione
vibrando in mio canbiamento
e gestendomi per la personale situazione
mi abituo al nuovo riferimento.

+******************************+
+******************************+

@@@@ 368 - @@@@@@ 71 L'ENNESIMO SOSPIRO DI PAZIENZA 

Perché non mi sono fermato dove lavora?
Perché non mi avrebbe considerato?
Forse, ma non è motivo che pieno colora
il mancare ciò che viene desiderato
visto che questa non è modalità che ora
in me acquista il valore più pregiato.

E’ dalle otto che lavoravo
e perciò stanchezza c’erama quello che immaginavo
è stato spazzato da sinceravoglia in cui sol Lei adoravo.

Quante paure di essere limitato troppoper la mia autonomia esigue
che crea quel mio insuperabile intoppopieno di vicissitudini attigue
per cui il grande slancio sempre stoppo.

Sospiri profondi mi pervadono
manifesti della mia inquietudinedi fermare dovunque vadano
le azioni in qualsiasi lor latitudine.

Non riesco a far coincidere i desideri con le azioni
le quali alla fine poi bloccanosul nascere qualsiasi tipo di possibilità di emozioni
che così fuori non scoccano.

Ecco alla fine immerso nel mio rifugio poetico
in cui mi difendo da ogni tipo di dolorepieno di paura che possa sembrar sol patetico
patir la mancanza di un'intenso colore.

All’esterno così lascio agli altri la decisione
vibrando in mio cambiamentoe gestendomi per la personale situazione
mi abituo al nuovo riferimento.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

COMMENTI DEL LETTORE

lunedì 12 settembre 2016

+************************+
+************************+
 

@@ 56 RITORNO AL LIDO

Ritorno al punto di partenza estivo
nel quale da più di quindici anni non tornavo

mi ha fatto di gioventù sentir vivo

perché per tutta l’infanzia nell’estate abitavo.


Sono stati momenti di crescita lenta
che mi hanno costruito vera passione

di superare delle difficoltà la stenta

incuneandomi maturo nella missione

che mi ha reso ogni atrocità spenta.


L’Amore ha qui inizialmente preso forma
facendomi vivere le prime esperienze
che m’hanno costituito del sentiero orma

inoltrandomi verso nuove conoscenze.


La Fernanda e Mario ci hanno parlato di cambiamenti
che la città ha avuto in tutto questo tempo

e davanti alla gelateria del Bon Bon vecchi sentimenti

ci hanno di nuovo emozionato nel frattempo.


Poi c’era anche la loro cara figlia avvocato
con cui ho parlato della mia peripezia legislativa

che per più dieci anni mi ha reso abbonato

ad una lotta legale su perdita di tempo abusiva.


Una sintesi del lontano passato
in una giornata abbiamo fatto
che nella famiglia ha ridestato

tra noi una bella unione d’atto.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

VAI AL SITO WEB

COMMENTI DEL LETTORE:

venerdì 9 settembre 2016

10. UNA GUERRA DI CLASSE PORTEREBBE ESQUILIBRIO


Come un politico in Parlamento che parla alla numerosa folla di colleghi difronte guardandosi a destra e a sinistra atteggiandosi in piedi durante la spiegazione, il Sartia si gira intorno per la classe ed esclama:

“….PERCHE’ ANCHE IN QUESTA CLASSE, CI VORREBBE UNA BELLA RIVOLUZIONE , NO UNA BELLA GUERRA!!! E’! E’! 

EH SI. COSI’ BUTTAZZO TE CI VORREBBE UNA BELLA GUERRA, UN TERREMOTO!!! E STAREMMO TUTTI MEGLIO….

E ANCHE A TE REMEDIA, E ANCHE A TE FRANCHI E A TE MARTINELLI…

PERCHE’ CI VUOLE UN PO’ DI EQUILIBRIO DEMOGRAFICO!!!!!

TORNA ALLE SARTIA VERITA'

10. UNA GUERRA DI CLASSE PORTEREBBE ESQUILIBRIO




Come un politico in Parlamento che parla alla numerosa folla di colleghi difronte guardandosi a destra e a sinistra atteggiandosi in piedi durante la spiegazione, il Sartia si gira intorno per la classe ed esclama:

“….PERCHE’ ANCHE IN QUESTA CLASSE, CI VORREBBE UNA BELLA RIVOLUZIONE , NO UNA BELLA GUERRA!!! E’! E’! 

EH SI. COSI’ BUTTAZZO TE CI VORREBBE UNA BELLA GUERRA, UN TERREMOTO!!! E STAREMMO TUTTI MEGLIO….

E ANCHE A TE REMEDIA, E ANCHE A TE FRANCHI E A TE MARTINELLI…

PERCHE’ CI VUOLE UN PO’ DI EQUILIBRIO DEMOGRAFICO!!!!!

TORNA ALLE SARTIA VERITA'

94. AVVERTIMENTI DIRETTI AL PICCINI

Mentre il Piccio è nel pieno del suo stato di “passività quotidiana” che denota una tranquillità che non darebbe fastidio neanche ad una mosca, il proff, lo squadra e gli urla:

“PICCINI!!!! LO SAI CHE CI STIAMO AVVICINANDO ALLA FINE DELL'ANNO? NON E’ CHE VORRESTI PRENDERE UNA BADILATA DI MOSTACIONI???? COSI’ QUANDO ESCI DALL’OSPEDALE CI PENSI BENE….EH, EH, EH!!”


TORNA ALLE SARTIA VERITA'