venerdì 1 aprile 2016

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LA GIOIA POETICA: IL PARADOSSO DELLA FELICITA’


Alberga dentro di me un bisogno estremo:
quel di un’indipendenza tanto cercata
ma che con scie d’Amore a pesante remo,
manda con forza avanti a fatica innata
il quotidiano facendomi sentire uno scemo.

Affondo in dei rancori di quel che è stato
riservandomi dei piccoli gioiosi tasselli
che mi hanno fuori e in animo ricordato
quei passati ricordi quand’erano belli
e vivevo di attimi sentendomene grato.

Il presente non è più come prima
ed il futuro incute sempre paura
perché mi produce la triste stima
che essendo piccola mia statura,
ormai felicità creo solo con rima.

La continua ricerca di un fisico equilibrio perduto
grazie a delle poetiche parole poi si ricompone
ripristinando una passata sicurezza che ho avuto
e che sa orientarmi nel mare con preciso timone.

Amore, gioia e dolore
la poesia riesce a rendere in me sempre splendidi,
producendo un calore
per cui della tua propria grande felicità sempre ridi;

Uno stato subconscio di gran rilevanza
che pervade tutti i tuoi meandri interiori
e senza le paure”andando oltre”avanza
facendoti raggiungere traguardi superiori.

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COMMENTI DEL LETTORE:

1 commento:

  1. Sono andato giorni fà alla presentazione di un libro di una scrittrice chiamata Florinda Pedone (https://www.facebook.com/events/190335901369017/203383516730922/?notif_t=like&notif_id=1469316499925275) che ha parlato della sua esperienza che l'ha portata come me, a poetizzare dopo un dramma di vita (la morte del figlio quattordicenne): anche lei ha utilizzato la poesia per ritrovare una felicità andata persa e un equilibrio interiore inclinatosi; è questo il grande paradosso della scrittura poetica, il ripristinare un senso di benessere infondendo una beatitudine nuova.

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