domenica 26 aprile 2015

+*****************************+ +*****************************+

@@@@ 248 LE SOLITE PAURE: IL SEGNALE


La festa della liberazione:
il vero”Inno al Comunismo”
che in ogni predilezione
d’amicizia crea dinamismo.

“Lasciarla stare è meglio”:
la vita non fa parte più di me ormai
e tutto ciò per cui veglio,
è solo la via per cacciarmi nei guai
con modo in cui risveglio
i vecchi desideri a cui mi adeguai.

Essere ci poteva anche la stanchezza
ma come si può di questo passo
sopraelevarmi al senso di leggerezza
dell’Amore,quando ho un masso
che tiene legato a terra di pesantezza? 

La paura di perderla mi assilla
e l’agitazione ripercuote il cuore:
non è sufficiente la camomilla
per non agitarmi sentendone l'odore
giù nella mente stilla a stilla.

Sentir che qualcosa annulla
pieno di pulsioni interiori
che ti vorrebbero dalla culla
destarti e prender a priori
nostri istinti che per un nulla
valgon come mazzo di fiori
che desiderio ben ci trastulla,
è il modo che spezza i cuori
creando tristezza che ci rulla.

Vorrei essere diretto, deciso e determinato
ma so già in un modo priore
che starei male per poi non aver più Amato
appassendo giù il mio cuore,
quando alcunché di bello vien fuori creato.

Un destino già scritto insomma
che non riesce a stare su in piedi ritto
l’Amore che niente più somma
facendomi restar solo in silenzio zitto
a cancellare i desideri a gomma.

TORNA AL MENU' DEL BLOG

VAI AL SITO WEB

COMMENTI DEL LETTORE:


Nessun commento:

Posta un commento