lunedì 29 dicembre 2014

GRAZIE SITO

Oh ave a te soave web sito…
Son colui che ti ringrazia:
mi permetti di esser gremito
nel vuoto che mi strazia,
di una vita in cui era ambito
esser felici con la grazia
di fonti normali di un servito.

Credo ormai di esser arrivato al limite
di un’esistenza che non ho mai voluto
e per cui mi son poi anche compiaciuto
si, ma in una maniera totalmente mite.

Attraverso te però ho in me ricreato
quell’armonia svanita
che con le proprie basi ha ricolorato
la realtà tutta sbiadita.

I raggi del sole adesso proietto all’Olimpo
con un modo che vicino accosta
al ritorno di quando ero un piccolo bimbo
e vedevo la felicità ad ogni sosta.

COMMENTO:
attraverso questo sito, Martinelli Federico nelle vesti di Reeko che rappresenta la personalizzazione letteraria dell’inconscio evoluto di Fede costretto a questa crescita mentale enorme a seguito delle sue circostanze negative e a dir poco drammatiche, vuol mostrare al lettore, come sia possibile generare la felicità in ogni momento traspirandola attraverso un’armonica sintesi letteraria che si struttura in rima: la poesia. Questo meccanismo che lega la felicità ad una visione interiore della frivola apparenza che in questo modo il Fede reale giudica, apprezza e svela il nascosto con un procedimento “smascherante” a cui ha subito, nell’istante primo con cui ha avuto a che fare, dato il nome di Follia: questa rappresenta una visione nuova e non consueta che riesce ad “andare oltre”l’evidenza prima mostrando particolari che l’uomo nella sua maturità poi trascura, dimentica e a cui non fa più caso;   Grazie a questo sommo strumento di vita, il giovane Folle ragazzo ha scoperto come riesca a rendersi felice come quando era bambino ed era felice per ogni nuova scoperta di vita che ai grandi esseri umani non fa né caldo né freddo perché considerata normale; con questo atteggiamento Fede torna alla sua infanzia, a quando era “un piccolo bimbo” e generava enorme felicità semplicemente giocando con il pongo o con le sue adorate Lego attraverso cui costruiva fantasticando poi con quello che aveva creato ed…. era felice al massimo fino a trovare la felicità in ogni particolare e momento. Crescendo poi ci si scontra con i problemi e si acquistiamo sempre più responsabilità diventando maturi: “il piccolo bimbo” tende a sparire nei meandri più nascosti e profondi di noi stessi e solamente in alcune circostanze o pulsioni interiori che normalmente l’uomo reputa strane, si fa percepire. Se si riuscisse ad ascoltarlo senza considerare queste “strane” ma apprezzandole e magari esaltandole (come questo sito web insegna) alla Follia, ecco che si scoprirebbe la vera felicità.

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