Una sera in montagna
libera i pensieri
togliendo la magagna
di aver cieli neri
in una vita che bagna
di problemi veri.
Una liberazione parziale
dettata da un ricordo costante
che accetta il tipo ideale
volgendo al sole verso levante.
Il silenzio lassù presente poi,
accarezza le insicurezze presenti
nella fragilità che dentro noi,
ostacola le ricerche onnipresenti.
Esplori così sembianze nuove
arrivando ad individuare veri obiettivi
che cadono giù come se piove,
rendendo i punti da raggiungere attivi.
Infinita ricerca dell’ignoto
che non offre punti fermi
perché quello che è già noto
supera il sentirsi infermi
fuggendo via lontano a moto.
domenica 27 aprile 2014
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