COLUI CHE GIUDICHERÀ
Tu che giudicherai
Non puoi portarlo con te
Danzando per il tuo piacere
Non ti può essere data la colpa
Per dei tranelli agrodolci
(2)
Non osare pronunciare il suo nome
Dedicato a tutti gli esseri umani
Perché ci separiamo come
Le increspature delle onde su una spiagga deserta
(Negli arcobaleni)
Perché ci separiamo come
Le increspature delle onde su una spiagga deserta
(Negli arcobaleni)
Tu che giudicherai
Portami con te
Come dedica a tutti gli esseri umani.
COMMENTO:
rimasticato, rimaneggiato e rigenerato durante gli anni, questo pezzo nella stesura definitiva del 2007, conserva davvero poco della versione originale del 2000 ma Reckoner contiene un verso da cui poi è nato il titolo dell'album di appartenenza stesso: "in rainbows"; il poeta di Oxford Thom Yorke ha iniziato infatti a cantare "gli arcobaleni": significa che s'avvicina alla conclusione del tempo nostro; questo suo guardare al d là del presente infatti, lo porta al di là del tempo, là dove finalmente verremo giudicati e la morte non avrà più dominino. Quand'è infatti che appaiono gli arcobaleni nei testi sacri? Nell'Apocalisse e quindi dopo ls morte come sintomo di fine di un viaggio di vita fino a quel momento intrapreso.
"Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, gridò a gran voce come leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i 7 tuoni fecero udire la loro voce. Io ero ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo chemi disse: " metti sotto sigillo quello che hanno detto i 7 tuoni e non scriverlo."
Nella prima strofa, ci si rivolge a un "calcolatore" che "non può
portare" qualcosa con sé: "danza per il suo piacere" (o "scaccia via il
piacere": dipende dalle versioni). Questo brano sembra raccontare un
dialogo tra Yorke e un robot, o un computer. Thom, proprio come Zaphod
nella
Guida galattica di Adams,
sta parlando con il suo computer; gli esterna il suo rammarico per la
sua estraneità ai piaceri della vita e aggiunge che non vede niente da
rimproverare nella sua natura: non è colpa sua se è stato programmanto
per fornire anche risposte sbagliate (
distractors= risposte
sbagliate nei quiz a risposta multipla); Risposte giuste d'altra parte, a
volte rimangono indecifrabili: è il caso del leggendario
"42" di Pensiero Profondo, in Douglas Adams, a proposito del senso della vita, dell'universo e di tutto quanto. C'è una canzone di collegamento inoltre che si allaccia perfettamente alla medesima e che è un invito a vivere con dolcezza e con lentezza: questa è l'unica strada per intraprendere una via d'uscita, per percorrere l'arcobaleno dopo la tempesta.
GO SLOWLY CAMMINANDO LENTAMENTE
Come slowly to me Vieni qui, lentamente
I've been waiting Ti ho aspettato
Patient Paziente
Patiently Con pazienza
I didn't Non l'ho fatto
But now I can see ma ora posso vedere
That there's a way out che c'è una via d'uscita
That there's a way out. che c'è una via d'uscita.
Go slowly è un invito a vivere con dolcezza e con lentezza: a rallentare godendosi così tutto con intensità e coscienza. Questa è l'unica strada per intraprendere una via d'uscita, diciamo "un arcobaleno dopo la tempesta": un arcobaleno naturale, non metafisico.
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